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TESI DI LAUREA di ZSUZSANNA VAJDOVICS

BILINGUISMO: STUDIO DI UN CASO


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE
"AMEDEO AVOGADRO" DI VERCELLI

Anno accademico 1998/99


"Sai, mamma, la mia lingua,
non quella che stiamo parlando
adesso, l'italiano, ma quella
che ho in bocca... ho pensato
che per metà è ungherese
e per metà è italiana"
Elisa

Premessa
Indice
Bibliografia



Chiunque fosse interessato al testo completo della mia tesi mi contatti via e-mail per la spedizione, ovviamente gratuita, del file in formato rtf (cca 1 MB).


PREMESSA

     Questo lavoro ha motivazioni molto personali: sono madre di due bambini bilingui, Elisa e Michele, e con lo studio del loro linguaggio ho tentato di portare alla luce la complessità e insieme la naturalezza con cui due culture, due lingue, due modi di pensare diventano un insieme organico.
     Credo fermamente nella mia scelta (nella maggioranza dei casi giudicata positivamente, ma a volte avversata) di educare i miei figli in due culture, quindi bilingui, di passare a loro il mio bagaglio culturale che comprende le tradizioni, i racconti, i giochi, i ricordi che sono accessibili mediante la lingua ungherese - e solo nel corso degli anni si vedrà se questa impresa avrà avuto successo e in quale misura.
     La mia tesi cercherà di riproporre alle domande che toccano le particolarità dell'essere bilingue:
     1. Come s'influenzano le lingue coinvolte?
     2. Quali sono i probabili motivi dei fenomeni di interferenza?
     3. Quali sono i punti critici di incontro/scontro dei due sistemi linguistici?
     4. La comunicazione bilingue coesiste con quella monolingue, qualitativamente diversa, nel comportamento linguistico quotidiano di Elisa e Michele?
     5. In quale misura i bambini sono consci del loro comportamento linguistico e quali modelli seguono?
Per rispondere a queste domande descriverò i fenomeni considerati bilingui presenti in un corpus di dati che consiste della trascrizione di 13 ore di registrazioni audio del linguaggio spontaneo di Elisa e Michele.
     Come si vedrà in seguito, i fenomeni oggetti del mio studio sono descritti e classificati nelle categorie di un modello che ritengo possa esplicitare i contenuti dei dati stessi. Analizzerò il corpus sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo-statistico, cercando la conferma o la smentita alle ipotesi di lavoro formulate.
     Il mio lavoro mira ad una descrizione sincronica di un determinato stadio dello sviluppo linguistico di Elisa (5,9) e Michele (4,3), soffermandosi soprattutto sulle peculiarità del loro comportamento linguistico, in altre parole su caratteristiche del discorso bilingue quali le interferenze, la commutazione di codice, la scelta di lingua, le strategie di compensazione, e sulle regolarità del loro occorrere nelle varie situazioni. L'accento sarà posto sulla morfosintassi e sulla semantica, mancando quasi del tutto l'analisi del livello fonetico-fonologico e prosodico , come pure l'esame accurato della comprensione e del patrimonio linguistico passivo.



Il software utilizzato per l'analisi del corpus è ATLAS.TI



INDICE


I. Definizioni, teorie e categorie 

I.1. Teorie e studi sul bilinguismo
    I.1.1. I fenomeni del parlare bilingue
    I.1.2. Terminologia utilizzata negli studi precedenti
I.2. La terminologia del presente studio
I.3. Case studies precedenti

II. Appunti sulla metodologia        

II.1. Il corpus esaminato
    II.1.1. Descrizione e criteri

    II.1.2. Conteggi statistici sui dati del corpus
II.2. L'ambiente linguistico
II.3. Pietre di paragone
II.4. Strumenti informatici nell'elaborazione dei dati
    II.4.1. Il software
    II.4.2. Le marcature

III. Descrizione e analisi dei fenomeni di interferenza 

III.1. Prestiti
    III.1.1. Prestito o code switching?
    III.1.2. Tipologia e occorrenze dei prestiti
        III.1.2.1. Direzione dei prestiti
        III.1.2.2. Integrazione dei prestiti
        III.1.2.3. Categoria grammaticale dei prestiti
        III.1.2.4. Possibili motivazioni delle occorrenze dei prestiti
        III.1.2.5. Prestiti e discorso bilingue
III.2 Calchi
    III.2.1Tipologia e occorrenze dei calchi
        III.2.1.1. I calchi lessicali o semantici
            III.2.1.1.1. Conclusioni sui calchi lessicali
        III.2.1.2. I calchi morfosintattici
            III.2.1.2.1. I calchi nei morfemi legati
            III.2.1.2.2. I calchi - che
            III.2.1.2.3. I calchi - hogy
            III.2.1.2.4. I calchi - se
            III.2.1.2.5. I calchi dell'indicativo italiano
            III.2.1.2.6. I calchi delle interrogative diffratte
            III.2.1.2.7. I calchi dell'imperfetto
            III.2.1.2.8. I calchi del causativo
            III.2.1.2.9. I calchi del singolare/plurale
            III.2.1.2.10. I calchi nell'ordine delle parole
            III.2.1.2.11. I calchi a specchio
            III.2.1.2.12. Conclusione sui calchi morfosinattici
        III.2.1.3. Conclusioni sui calchi
    III.2.2. Altre strutture non standard nel linguaggio dei bambini
        III.2.2.1. Analisi quantitativa delle strutture non standard
        III.2.2.2.
Analisi qualitativa delle strutture non standard
            III.2.2.2.1. Forme non standard negli enunciati italiani
            III.2.2.2.2. Forme non standard negli enunciati ungheresi

IV. Commutazione di codice: un fenomeno tipico della comunicazione bilingue

IV.1. Scelta di lingua e commutazione
IV.2. Tipologia e occorrenze della commutazione di codice
    IV.2.1. Il ruolo dell'interlocutore
    IV.2.2. Accettazione della proposta di commutazione
    IV.2.3. Commutazione al cambiare dell'argomento
    IV.2.4. Con tinuazione della conversazione iniziata
    IV.2.5. Enfasi, richiamo dell'attenzione
    IV.2.6. Apparente mancanza del motivo della commutazione
IV.3. Altre caratteristiche delle commutazioni
    IV.3.1. Dominanza linguistica e commutazione
    IV.3.2. Il punto sintattico delle commutazioni
    IV.3.3. Transfert e commutazione
    IV.3.4. Commutazione e traduzione
    IV.3.5. Conclusioni sulla commutazione di codice

V. Comportamento metalinguistico

V.1. Consapevolezza metalinguistica dei bilingui
V.2. Tipologia e occorrenze di elementi metalinguistici
    V.2.1. Atti linguistici esplicitati
    V.2.2. Riferimenti diretti alla lingua
    V.2.3. Riferimento al nome di persone e di cose
    V.2.4. Riferimento su significati
    V.2.5. Autocorrezione

VI. Strategie di comunicazione

VI.1. Strategie intralinguali: parafrasi
VI.2. Strategie comunicative mediante l'interazione con l'interlocutore

VII. Conclusioni

VIII. Bibliografia